Buddismo

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Nam myoho renge kyo

     
   

 

-Nam

 Nam proviene dal sanscrito namas, che significa dedicare o dedicarsi.

  -myo

 Myo può essere tradotto come mistico o meraviglioso e ho significa legge.

 -renge

 r enge, che significa fiore di loto

  -kyo

  kyo implica anche l’idea di un filo.

 

 
     
  Come recitare Daimoku -  ( Nam Myoho Renge Kyo )   
 

Prima di iniziare, rilassati, sgombera la tua mente! Rasserena il cuore e soprattutto la mente.Rilassati emotivamente, mentalmente e fisicamente.E' importante essere molto naturali. Secondo, quando reciti, devi assolutamente usare gli occhi!

CONCENTRATI SUL GOHONZON, POI
ASCOLTA la tua voce! 

Concentrati sulla parte del Gohonzon (Myoho-misitico). Devi usare gli occhi. Questo è importante. Quando usi veramente gli occhi la tua mente si ferma.
Libera il cervello, purifica i tuoi pensieri. Quando sei troppo occupato a pensare il cervello assorbe energia, il che significa che la mente diventa più forte ma la parte più profonda della tua vita non sta cambiando;
quello che devi fare è guardare il Gohonzon e rilassare la mente. Il Gohonzon conosce problemi e desideri. Tieni tutto il cuore, semplicemente recita. Quando Nam Myoho Renge Kyo comincerà a vibrare in sintonia con la parte più profonda della vita N.M.R.K. scioglierà e dissolverà il karma. Lo trasformerà in forza, così diventerai più forte emotivamente. Dovresti arrivare al punto di godere nell'atto di recitare.

Quando fai strategie non stai cambiando il karma.

 
     

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----- Gongyō

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------------- Hoben
Hoben si possa definire «educazione dell’essere umano» nel senso più profondo.

Nel Buddismo, hoben sono gli abili espedienti o mezzi con cui i Budda guidano le persone all’illuminazione. Il capitolo Hoben esalta la saggezza dei Budda nell’istruire la gente in questo modo.

 

------------- Niji, «a quel tempo»,
a quel tempo
Qui il tempo indica il momento in cui il Budda, percependo che le persone lo desiderano ardentemente, appare per esporre il suo insegnamento.
Vi sono quattro presupposti alla predicazione della Legge: tempo, risposta, capacità e Legge. «Quel tempo» è il momento in cui il Budda appare ed espone la Legge in risposta al desiderio delle persone e in conformità alla loro capacità di comprensione. In altre parole, è il momento in cui un Budda e gli esseri umani si incontrano.

Per quanto riguarda la nostra pratica, «quel tempo» si ha solo quando preghiamo davanti al Gohonzon con determinazione e consapevolezza della nostra missione. Se noi stessi non siamo determinati, non preghiamo e non agiamo, il nostro ambiente non cambierà minimamente: «quel tempo» non arriverà nemmeno dopo cinque o dieci anni. Ciò che crea il tempo è sempre il nostro ichinen: «quel tempo» è il tempo in cui mettiamo in moto la nostra vita e ci impegniamo con energia e volontà, quando facciamo emergere una forte fede e ci dedichiamo a realizzare kosen rufu. Goethe scrisse: «Un solo momento decide la vita dell’uomo e il suo destino». «Quel tempo» è l’istante in cui decidiamo dal profondo del cuore: «Ora mi alzo e combatto!»